Alpes vaudoises–Pays de Fribourg
Panoramica
Introduzione
Dalle case gotiche del nucleo di Friburgo, si costeggia il Schiffenensee, attraversando un'amena regione collinosa fino al Lac de Morat. Dalla medievale Morat, il ponte per bici verso la zona orticola del Grosse Moos, fino a Erlach sul Lac de Bienne.
Descrizione
La cattedrale è il simbolo di Friburgo. Il confine linguistico coincide all’incirca con il fiume Sarina, in francese Sarine. Il fatto che studiosi da tutto il mondo si diano appuntamento a Friburgo conferisce alla città, talvolta apparentemente flemmatica, un fascino cosmopolita. Tra la Chiesa di Nostra Signora (Notre-Dame) e la Chiesa francescana («Notre-Franz»), in un ex deposito di tram si trova l’Espace Jean Tinguely - Niki de Saint Phalle. Qui è possibile ammirare le opere e le sculture della coppia di artisti. Dopo un inizio di tappa all’insegna della cultura, si può partire!
Ora è il momento di fare il pieno di architettura: il ponte della Poya, dal nome del castello de La Poya, si estende da una riva all’altra della Sarina. Il ponte è stato aperto al traffico motorizzato a ottobre 2014. Edificato molto tempo prima ma altrettanto impressionante è il viadotto di Grandfey, apprezzato in egual misura da pedoni, ciclisti e passeggeri ferroviari. Ciò che questi ultimi tuttavia si perdono può invece essere provato in ogni dettaglio dagli altri (e senza la calca dei treni): stiamo parlando della sensazione di tremare fino alla punta dei capelli quando, sopra la propria testa, un treno sfreccia a gran velocità sulle traverse dei binari. Da non perdere è anche una sosta sul leggendario «Liebesgrüsse-Brücke» (ponte dell’amore) con splendida vista sulla Sarina e sul Lago di Schiffenen.
Nell’angolo più meridionale del Düdingermoos, al di sopra del Lago di Schiffenen, sorge l’eremo di Santa Maddalena, unico nel suo genere in Svizzera. L’eremo, lungo 120 metri, con ambienti fra cui la cappella e la sacrestia, fu scavato a mano nella roccia attorno al 1700. Nulla di paragonabile al mix di industria, agricoltura, quartieri residenziali e strade principali che caratterizza il tratto successivo. Grazie alle ottime piste ciclabili anche le strade principali non sono un problema. Si pedala in tranquillità anche sul muro della diga presso Underriedacher Grubrain. Si gira ora intorno al Lago di Schiffenen, simile a un fiordo. È un susseguirsi di campi di cereali. Ormai lontani dalla Sarina e dal Lago di Schliffenen, le località di Cordast, Guschelmuth e Cressier sono un vero e proprio paradiso di case unifamiliari.
Davvero straordinario è il castello di Münchenwiler – ma non solo: splendidi sono anche i castagni, le sequoie e gli aceri nel parco dello stesso castello. Cosa c’è di meglio di un caffè, un dolce e una splendida vista? Non da meno è la graziosa e antica cittadina di Morat e, naturalmente, lo «Chablais». Qui il cuore dei ciclisti inizia a battere più forte: nei boschi dal terreno accidentato dello Chablais, sulle rive e sulla superficie dei corsi d’acqua è tutto un cinguettare di uccelli. Infine si attraversa il Canal de la Broye e si procede in direzione del Grosses Moos, verso Ins. Con poche pedalate si raggiunge la bella Erlach, dove il battello per il trasporto passeggeri del Lago di Bienne è già in attesa di imbarcare i ciclisti. Un tour in bici straordinariamente variegato e interessante!
L’attenta pianificazione degli itinerari è la chiave per godersi un tour. Informati preventivamente sulle condizioni atmosferiche e dei percorsi presso i centri informazioni locali. A seconda della stagione e delle condizioni metereologiche il percorso può essere chiuso o interrotto.
Partenza |
Fribourg
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Arrivo |
Vinelz
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Salita |
520 m
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Discesa |
680 m
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Distanza |
47 km
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Distanza sull’asfalto |
40 km
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Distanza su pavimentazione naturale |
7 km
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Condizioni fisiche |
Medio
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Maggiori informazioni | https://www.schweizmobil.ch/it/veloland/etappe59.0... |
Fatti
Numero del percorso
