Le linee della vita.
Introduzione
I suoi attrezzi sono la matita e gli sci, ma la sua fonte d’ispirazione è la montagna. Simon Charrière disegna e scia sin da bambino. Oggi le sue linee decorano pareti in tutto il mondo e i pendii appena innevati delle montagne di Friburgo.
Moléson
Il Moléson si staglia come emblema delle Prealpi Friburghesi. Alle sue pendici si incontra la località di villeggiatura Moléson-sur-Gruyères, punto di partenza per la raggiungere la vetta, a 2.002 metri, punto di accesso al più esteso comprensorio sciistico della regione di Friburgo.
I fotografi di tutto il mondo vogliono immortalare per i loro progetti Simon mentre pratica il freeride.
A 3 anni era già sugli sci, a 13 iniziò a fare sci alpinismo. «È lì che è scattato qualcosa: esploravamo le montagne su ripidi pendii innevati e percorrevamo già difficili crepacci», ricorda Simon. Presto gli sponsor si sarebbero accorti di lui.
La sua traccia è come una firma sulla neve.
Simon è sempre alla ricerca della linea perfetta: ovunque nel mondo, nelle vicine Alpi vallesi e, ogni volta che torna a casa, sui monti friburghesi. Ad esempio, sul Moléson. La neve sprizza, un grido di gioia risuona sulle pareti rocciose. La nebbia più in basso lo inghiotte, alle sue spalle rimangono tre enormi archi disegnati sulla neve.
Il Moléson.
I friburghesi decantano il Moléson come «il monte più bello della Svizzera». Imponente, sovrasta le Alpi. La vista si perde nell’infinito. A soli 30 minuti da Friburgo. Da non perdere: la fondue moitié-moitié nel ristorante in vetta, una visita alla vicina cittadina di Gruyèrese al caseificio dimostrativo La Maison du Gruyère.
Introduzione
La zona sciistica
- 1100-2002 m s.l.m.
- 30 chilometri di piste
- 5 skilift
- 1 funivia
- 1 funicolare
- Ristorante panoramico in cima
- Tavoli all'aperto durante la stagione intermedia
Da Friburgo nel mondo, per poi tornare sempre alle origini.
Il suo sorriso, il suo stile sugli sci, la sua passione: Simon non ha bisogno di vincere gare.
«Le competizioni di freeride non facevano molto per me. Preferivo di gran lunga viaggiare con i miei compagni per le Alpi», conclude Simon ridendo di gusto.
Friburgo, il Vallese, le zone alpine d’Europa, Norvegia, Giappone: gli sponsor hanno invitato Simon a partecipare ad avventure sciistiche in tutto il mondo. La porta sul mondo è ormai aperta, ma lui fa sempre ritorno a casa. «Noi friburghesi siamo proprio così: viaggiamo spesso, ma abbiamo sempre nostalgia di casa», ride Simon.
Linee nella neve e sulla carta.
I monti e lo sci sono la fonte di ispirazione dei suoi disegni.
Sin da bambino, Simon andava in giro armato di carta e matita e scarabocchiava qualsiasi angolino libero. Il suo talento per le linee pulite gli ha fatto conoscere l’architettura. «Ma dopo alcuni anni ho capito che volevo essere libero, sia nel disegno che nello sci.»
«Il mio sogno era vivere solo di sci e disegno. Ed è proprio quello che faccio adesso.»
Da cinque anni il sogno di Simon è divenuto realtà. Ancora qualche sogno da realizzare? «Uhm, un libro non sarebbe affatto male.» E chissà: una casa editrice lo ha già contattato.
«Ma sai una cosa? Prima voglio fare questo canalone! Poi ci mangiamo una bella fondue nel ristorante in vetta.»
Gli occhi di Simon luccicano. Le matite spariscono nel taschino della sua giacca, pronte per tracciare le prossime linee. Sulla carta e sulla neve. Il sogno non finisce qui.