Il villaggio di iglù di Gstaad, nell’Oberland bernese, è situato sul Saanerslochgrat. Con gli sci è possibile accedervi da cinque stazioni a valle. I pedoni possono raggiungere comodamente l’impianto per mezzo della nuova cabinovia Saanerslochbahn da Saanenmöser.

In qualità di muratrice, elettricista, musicista e persino bagnina, la canadese cerca e trova ogni giorno soluzioni per offrire agli ospiti degli iglù un’esperienza indimenticabile. 

La piscina all’aperto è a disposizione di tutti gli ospiti. Chi vuole un tocco di lusso, può prenotare la suite, che ospita anche una vasca idromassaggio privata. Un foro nel soffitto funge da cappa di aspirazione del vapore: la calda e lussuosa piscina si trova effettivamente in un iglù, con un pavimento in legno e un elegante spogliatoio dietro a una porta nera.

Sono circa 2000 le ore di lavoro investite ogni anno a novembre nella realizzazione di questa struttura alberghiera. Da decorazioni ludiche a uno stile prettamente geometrico: ognuna delle 13 stanze è progettata e decorata in modo completamente individuale.

Le panchine, i comodini e persino alcune parti del bagno: gli arredi sono davvero realizzati in ghiaccio. L’acqua ghiacciata si presenta come un materiale straordinariamente interessante. Tuttavia, c’è da dire che il lavoro non è semplice, ma quanto meno variegato. Il tutto inizia già dalla pulizia del pavimento, che nell’Iglu-Hotel è un po’ diverso.

Con la luce del sole, solitamente scompaiono anche gli ospiti dalle montagne. Non è così nel villaggio di iglù: a quasi 2000 metri di altitudine, anche la sera si rimane vicini al cielo. Un cielo che sullo sfondo del panorama alpino si trasforma in una stupefacente esplosione cromatica che impressiona ogni volta. Con un po’ di fortuna, proprio in questo istante parte la musica dal vivo.

Già da adolescente la canadese ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni. Testi in cui parla di mal d’amore e di romanticismo, a volte fragili proprio come un iglù. Nell’acustica eccezionale dell’iglù, le melodie risuonano alla perfezione.

Qui nessuno trema dal freddo. Grazie ai numerosi strati il freddo del letto di ghiaccio non riesce a raggiungere gli ospiti. Anche se la temperatura nell’iglù supera di poco lo zero, in questo sandwich si dorme bene e si sta al calduccio.

La fondue era squisita, l’atmosfera fantastica e i letti sono pronti. Ma vale la pena uscire ancora una volta per prendere una boccata d’aria e ammirare il cielo stellato nella chiara notte invernale.