ViaSuworow
Panoramica
Introduzione
Con vista sulla riserva naturale intatta del Bödmeren, dove Suworow marciò in fuga dai francesi, dalla Muotatal su sentieri alpini e su un imponente sentiero di lastre di pietra si giunge a Schluecht attraverso il Pragelpass verso Richisau nella Klöntal posteriore.
Descrizione
Il 27 settembre 1799, le truppe guidate dal russo Bagration giunsero nella Muotathal. I francesi vennero inseguiti e costretti alla fuga fino a quello che da allora fu chiamato “ponte di Suvorov”. Con la farina che ci si era procurata ad Altdorf furono preparate delle focacce. Chi riuscì a trovare una patata, la cucinò o la mangiò cruda. Nei due giorni successivi arrivarono altre truppe con alcune provviste. Il 28 settembre, alla notizia che Hotze e Korsakov erano stati sconfitti in battaglia, Suvorov si mostrò piuttosto scosso. Doveva affrontare i 60.000 soldati di Massena con 20.000 uomini; era intrappolato in una valle angusta, tra montagne quasi invalicabili; i francesi gli bloccavano l’accesso alla parte centrale del Paese; e i suoi soldati erano affamati, stanchi e congelati, con munizioni in esaurimento. Il 29 settembre, nel corso di un consiglio di guerra, annunciò: «Non mi resta che la speranza nel Signore Onnipotente, nel coraggio e nell’abnegazione delle mie truppe! Siamo russi! Dio è con noi!! Salvate l'onore della Russia e del suo zar! Salvate il figlio del nostro imperatore!» Dopodiché si gettò in lacrime ai piedi del granduca. Fu deciso di valicare il passo del Pragel e di raggiungere Sargans attraverso Weesen. Auffenberg ricevette l’ordine di partire seduta stante, mentre Bagration, Förster e Schweikowsky sarebbero partiti in un secondo momento. Rosenberg, dal canto suo, avrebbe mantenuto la posizione nella Muotathal.
Oggi, l’escursione prosegue in salita, tra strade, sentieri e lo Staldenweg, indicato come unica via di transito del bestiame sul versante settentrionale dello Starzlenbach in un elenco delle vie del comune di Muotathal risalente al 1923. Lo Staldenweg mostra le tipiche caratteristiche di un tradizionale valico alpino che, in passato, veniva attraversato con il bestiame. Dopo circa un’ora e mezza si raggiunge lo Schafmatt e, circondati da cumuli di ghiaioni, si percorre un sentiero pittoresco con enormi lastre di pietra. Proseguendo sopra Bärenloch, in quasi quattro ore si arriva al passo del Pragel, a 1548 metri sul livello del mare.
Nel pomeriggio del 30 settembre 1799 Massena sferrò il suo attacco nella Muotathal. Dopo una fase iniziale di avanzamento, però, i francesi furono costretti a ritirarsi di fronte alle truppe di Miloradovič. Massena ordinò una seconda incursione per il giorno successivo, ma anche questa finì con la ritirata dei francesi nei pressi del “ponte di Suvorov”. La seconda volta, tuttavia, morirono molti più soldati. Suvorov raggiunse Glarona il 1° ottobre, mentre nella Muotathal si combatteva ancora.
Nel corso dell’escursione, in circa due ore e mezza si procede dal passo del Pragel alla Klöntal posteriore, nella regione di Glarona. Lungo i sentieri e il passo, ci si spinge fino al lago Klöntalersee, dove questa tappa di circa 6 ore giunge al termine.
*Informazioni e citazioni per le tappe 55.1-55.9: Alois Camenzind (1992), „Maultiere machen Geschichte oder Suworows Krieg in den Schweizer Alpen im Jahre 1799“, Lucerna, Pro Libro Luzern GmbH
L’attenta pianificazione degli itinerari è la chiave per godersi un tour. Informati preventivamente sulle condizioni atmosferiche e dei percorsi presso i centri informazioni locali. A seconda della stagione e delle condizioni metereologiche il percorso può essere chiuso o interrotto.
Partenza |
Muotathal
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Arrivo |
Hinter Klöntal
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Direzione |
Sola andata
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Altitudine (metri sopra il livello del mare) |
1500 m s.l.m.
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Salita |
1100 m
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Discesa |
880 m
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Distanza |
19 km
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Durata |
6 h
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Durata direzione inversa |
5 h 50 min
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Requisiti tecnici |
Medio
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Condizioni fisiche |
Difficile
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Stagione ideale |
Maggio - Ottobre
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Tema |
Attraverso i passi
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Maggiori informazioni | https://www.schweizmobil.ch/it/wanderland/etappe55... |
Fatti
Numero del percorso
