Sempre più in alto, sempre più lontano, sempre più veloce: già da giovane Mauro viveva per l’adrenalina. Ha imparato in fretta e con un’insaziabile curiosità – preferendo tuttavia stare fuori sulle piste che dentro in aula.

La voglia di avventura di Mauro e le sue gare da sciatore professionista lo hanno sbattuto in Spagna, Francia, Argentina e Giappone; a un certo punto ha capito che non doveva andare lontano per vivere l’avventura. Perché le montagne più belle si trovano direttamente fuori dalla porta di casa. Oggi Mauro non solo vede la sua patria con occhi diversi ma vive la sua natura anche in modo più consapevole e sostenibile.

Oggi Mauro vive con la sua famiglia e sua figlia ad Airolo, in Ticino. È alpinista, istruttore di sci e maestro di scuola elementare. In quanto atleta è ambasciatore dell’organizzazione non profit «Protect our Winters» che si impegna a favore di uno sport di montagna consapevole, in sintonia con la natura.

Maura cerca di organizzare la sua vita privata nel modo più sostenibile possibile e si impegna per uno sport di montagna consapevole. Ovviamente non tutti hanno la fortuna di trovarsi davanti a casa un paesaggio innevato da cartolina. Come possono gli altri contribuire a uno sport di montagna sostenibile?

«Oggi si può raggiungere quasi ogni angolo di Svizzera con i trasporti pubblici», suggerisce Mauro. Inoltre sempre più rifugi offrono menu regionali e vegetariani.

Alcune zone sciistiche rinunciano già oggi alla plastica usa e getta e puntano a borracce riutilizzabili. Ovviamente si possono sostenere finanziariamente anche organizzazioni che promuovono uno sviluppo sostenibile nello sport di montagna.

Il divertimento sulla neve e un rapporto rispettoso con la natura non devono essere incompatibili tra loro. Sempre più operatori turistici puntano su strategie sostenibili.