Introduzione

L'espansione della Confederazione non procedette senza intoppi. Più diminuiva il pericolo dall'esterno, più cresceva l'individualismo dei singoli cantoni – e viceversa.

Zurigo contro il resto della Confederazione

Dopo la morte dell'ultimo Conte di Toggenburgo, nel 1436 Zurigo e Svitto litigarono per la sua eredità. Zurigo rifiutò di accettare il verdetto sfavorevole degli arbitratori e chiese aiuto agli austriaci, addirittura promettendo loro terreni in cambio. Nel 1444 l'Austria persuase alcuni mercenari francesi a combattere al fianco di Zurigo. L'armata francese annientò l'esercito confederato nella battaglia di San Giacomo sulla Birsa. Un trattato di pace fu raggiunto solo nel 1450: Zurigo sciolse la sua alleanza con l'Austria promettendo di rinunciare ad alleanze simili in futuro.

Città contro campagna

Altra minaccia alla sopravvivenza della Confederazione fu il risultato di continui fermenti politici e sociali. I singoli membri confederati avevano sempre goduto del diritto di formare alleanze proprie, ma dopo la conclusione della guerra di Borgogna nel 1477 le città membro strinsero un tale numero di alleanze con altre città da far temere ai membri delle campagne che l'equilibrio all'interno della Confederazione potesse venire turbato. I cantoni di campagna si opposero con veemenza al desiderio dei cantoni città di accettare nella Confederazione come membri a pieno titolo le città alleate di Soletta e Friborgo.
Solo dopo le guerre di Borgogna – una minaccia esterna che servì a ripristinare un forte legame all'interno della Confederazione – fu infine raggiunto un compromesso con la Convenzione di Stans del 1481, in cui l'eremita Nicolao della Flüe, più conosciuto come Bruder Klaus, fece da mediatore. Soletta e Friborgo diventarono così membri a pieno titolo della Confederazione.

Le guerre di Borgogna

La Confederazione non era l'unica potenza in Europa in via di espansione. I secoli XIV e XV videro la rapida crescita del Ducato di Borgogna, che in un secolo diventò una delle potenze più ricche ed ambiziose d'Europa.
Entro la metà del XV secolo il territorio della Borgogna si estendeva dai Paesi Bassi alla Franca-Contea, nel Giura francese, al confine dell'odierna Svizzera. ll duca Carlo il Temerario, che prese il potere nel 1467, volette creare legami nei suoi possedimenti fra le regioni non unite, ma Berna vi si oppose.
Nelle battaglie di Grandson, Murten e Nancy, degli anni 1476 e 1477, i bernesi, con l'aiuto di altri Confederati, sconfissero l'esercito burgundo.
Non è mai corsa troppa simpatia fra Carlo il Temerario e i Confederati. Prima della battaglia di Morat, Carlo annunciò che avrebbe "ucciso qualsiasi svizzero che fosse caduto nelle sue mani, per spazzare via una volta per tutte questo popolo rozzo dalla faccia della terra". I vittoriosi svizzeri risposero per le rime: i soldati burgundi in fuga furono "infilzati come oche di Natale" e le loro teste "schiacciate come le noci" – se si deve credere ai racconti dell'epoca. Addirittura l'espressione "crudele come a Morat" entrò nella lingua locale. Inoltre un tipo di alga presente nel lago omonimo e che ne colora l'acqua di rosso, è anche conosciuta con il nome di "sangue dei borgognoni" (Sang des Bourguignons). Lo stesso Carlo il Temerario cadde nella battaglia di Nancy contro i Confederati.
La vittoria dei Confederati contro i Burgundi di Carlo il Temerario destò sensazione e giustificò l'eccellente fama dei mercenari svizzeri. Da allora i servizi dei legendari «mercenari svizzeri», che militavano per compenso a favore di potentati stranieri, formarono una parte importante dell'economia della Vecchia Confederazione, in particolare nella Svizzera centrale.

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