La Costituzione federale e il XIX secolo
Con la Costituzione federale del 1848 e del 1874 la Confederazione passò da un'alleanza di stati ad uno Stato federale. Negli anni successivi del XIX secolo lentamente si instaurò un sistema di partiti politici.
Il XIX secolo fu caratterizzato in tutta Europa da polemiche fra liberal-democratici e conservatori dell'ordine sociale medievale. Dopo la guerra del Sonderbund, macchinata dai conservatori, il principio democratico si consolidò definitivamente in Svizzera con la Costituzione federale del 1848. Tuttavia alcuni contrasti rimasero in essere, creando soprattutto la necessità di raccogliere innanzitutto esperienze pratiche con la nuova forma di stato. Stranamente fu proprio la resistenza mostrata dalle cerchia conservatrici contro la concentrazione del potere sociale, politico ed economico nelle mani dei liberali a forgiare le caratteristiche del sistema democratico svizzero ("democrazia diretta") e a creare la stabilità interna del nuovo ordine democratico. Gli alti funzionari della chiesa cattolica (Papa e vescovi) cercarono disperatamente di tornare indietro nel tempo. Il loro intervento nella politica in Svizzera ma anche in Germania (a quell'epoca ancora una monarchia) non fece altro invece che rafforzare il potere progressista.
Una bozza della nuova costituzione venne redatta all'inizio del 1848 e quindi approvata prima dalla Dieta federale, poi dai 22 cantoni. Lo scopo della nuova costituzione era di dare alla Svizzera una struttura più centralizzata, che si prendesse carico di molti diritti e doveri fino ad allora appartenuti ai cantoni.
La rimozione delle barriere interne – che impedivano il libero flusso di persone, merci e monete – aprì il paese allo sviluppo economico.
Le innovazioni più importanti furono il sistema bicamerale (Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati, i cui seggi vennero distribuiti mediante elezioni democratiche, sebbene con diritto di voto solo maschile fino al 1971) e il Consiglio Federale (composto da sette Consiglieri con pari diritti; il ruolo di Presidente della Confederazione veniva rivestito a turni ogni anno da un altro Consigliere federale).
La nuova Costituzione dette ai cittadini anche diversi diritti e libertà, come ad esempio la libertà di stampa e di religione nonché la libera scelta del luogo di residenza.
Le neo costituita Assemblea federale si riunì per la prima volta il 6 novembre 1848 con una maggioranza di deputati liberali. Il Parlamento nominò innanzitutto il Governo (sette uomini liberali). Il primo Presidente della Confederazione Jonas Furrer nominò ufficialmente la città di Berna a capitale federale.
Negli anni a seguire l'Assemblea federale varò una serie di leggi atte a centralizzare e uniformare l'amministrazione. La Confederazione si assunse la responsabilità del servizio postale, l'uniformazione della valuta monetaria e di misure e pesi. Inoltre abolì le barriere interne, che in diverse località avevano interrotto il commercio fra i cantoni.
Politica estera dopo il 1848
La creazione dello Stato federale coincise con i movimenti rivoluzionari che toccarono tutta l'Europa. Fino al 1850, tuttavia, nei paesi confinanti erano tornati al potere i regimi conservatori. Le relazioni ad esempio fra la Svizzera e l'Austria erano infatti molto tese nei primi anni dopo il 1850.L'Italia, che lottava per liberare l'Austria, usava il Ticino come rifugio, per la gioia della popolazione locale. Durante la persecuzione dei pacifisti, l'Austria varcò più volte la frontiera svizzera, nonostante le forti proteste giunte da Berna.
Il principio di neutralità adottato dalla Svizzera sin dalla Pace di Westfalia, permise al paese di sviluppare un ruolo umanitario. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) venne fondato nel 1863 dallo svizzero Henry Dunant. Sebbene si trattasse di un'iniziativa privata, il CICR riuscì presto a convincere gli svizzeri e altri governi stranieri del suo lavoro. Ad una conferenza internazionale svoltasi nel 1864 fu redatta la prima Convenzione di Ginevra per la protezione dei soldati feriti in guerra. Attualmente esistono quattro Convenzioni di Ginevra.
Durante la guerra franco-prussiana (1870-1871), mentre Strasburgo si trovava sotto stretto assedio e costanti bombardamenti, una delegazione del CICR persuase i prussiani a lasciare evacuare dalla città numerosi anziani, donne e bambini. All'inizio del 1871 l'esercito francese del Generale Bourbaki venne circondato dalle truppe tedesche vicino alla frontiera svizzera. Per evitare inutili spargimenti di sangue e di avere prigionieri di guerra, il rappresentante di Bourbaki negoziò con la Svizzera l'internamento dell'armata dell'est: i francesi vennero inviati in campi dopo aver depositato armi e attrezzature alla frontiera (l'episodio è raffigurato in un dipinto circolare lungo 110 m esposto al centro Bourbaki Panorama Luzern).
Sviluppi politici dopo il 1848
Nel corso del XIX secolo in Svizzera si sviluppò gradualmente un sistema partitico.Dopo la caduta di Napoleone, si delineò una chiara separazione tra conservatori e aristocratici da un lato e progressisti dall'altro. I conservatori volevano tornare al sistema in vigore prima del 1798, che prevedeva molti privilegi per un gruppo ristretto di cittadini, mentre i progressisti (noti anche con il nome 'liberali') lottavano per l'uguaglianza di diritti per tutti.
I conservatori erano in favore di maggiori poteri cantonali, i progressisti volevano invece uno stato federale. Ma ancora prima del 1848 era emersa una divisione tra i liberali sulla maniera in cui diritti e libertà dovessero essere bilanciati.
Per finire tra i progressisti si crearono tre correnti di pensiero:
i liberali, rappresentati da industriali imprenditori, credevano nella libera impresa senza alcuna interferenza dello stato e difendevano i diritti degli uomini d'affari;
i radicali che avevano una politica più sociale e credevano che lo stato dovesse giocare un suo ruolo nell'economia;
e i democratici, nati nel 1860, che erano in favore della "democrazia pura" e credevano che le decisioni politiche dovessero essere prese dall'elettorato intero, piuttosto che da rappresentanti eletti. Fu solo nell'ultimo decennio del 1800 che le tre fazioni si divisero ufficialmente. I radicali formarono il proprio partito nel 1894, il Freisinnig Demokratische Partei (FDP), che è uno dei partiti ancora oggi rappresentati in governo (con due Consiglieri federali).
I lavoratori I lavoratori erano malamente organizzati e vedevano i loro problemi sovente ignorati. Ogni forma di protesta da parte dei lavoratori veniva repressa e severamente punita. Negli anni a partire dal 1830 si formarono dei gruppi di autoaiuto sotto l'influenza dei rifugiati politici tedeschi. Il partito socialdemocratico fu fondato nel 1888 per rappresentare gli interessi dei lavoratori.
Nonostante la sconfitta subita nella guerra del Sonderbund, i conservatori cattolici non sparirono dalla vita politica. A livello nazionale avevano poco influsso, ma nei cantoni cattolici il Partito Popolare Cattolico, come si chiamava fino al 1912, godeva di notevole sostegno.
Nel contesto svizzero, il conservativismo significava la difesa delle culture e delle strutture locali in opposizione alla forza del centro liberal-radicale. In quanto tale, il conservativismo oltrepassava le divisioni religiose: non tutti i cattolici erano conservatori, e non tutti i conservatori erano cattolici.
Dopo molti anni in cui rimasero all'opposizione, i conservatori cattolici riuscirono ad entrare in governo nel 1891 (il primo Consigliere federale cattolico conservatore fu Joseph Zemp).
Sviluppo economico e sociale
Da un punto di vista economico e sociale la seconda metà del XIX secolo fu caratterizzata dall'industrializzazione del Mittelland svizzero e da un forte aumento demografico.La Svizzera passò da paese agricolo a paese industriale. L'industria tessile fu il settore più importante nella Svizzera orientale fino alla Prima Guerra Mondiale. Seguirono poi l'industria metalmeccanica e, in particolare a Basilea, l'industria chimica. Dopo l'avvento dell'industria elettrotecnica, fra Rheinfelden Argovia e Rheinfelden Baden (Germania) fu costruita la prima grande centrale a fiume in Europa, a cui fecero ben presto seguito numerose centrali idroelettriche di dimensioni più piccole e più grandi. L'elettricità prodotta veniva utilizzata innanzitutto per l'industria tessile e dell'alluminio, poi anche per le economie domestiche e la ferrovia.
In campo agricolo, alla luce dei prezzi più economici dei prodotti d'importazione, la cerealicoltura fu man mano sostituita dall'industria del latte e l'industria del bestiame. Formaggio, cioccolato e latte condensato diventarono principali beni d'esportazione. Nonostante il progresso industriale numerosi svizzeri si videro costretti ad emigrare verso l'America del nord e del sud e verso la Russia a causa delle difficili condizioni economiche. L'esodo dalle campagne risultò in una forte crescita urbanistica: fra il 1850 e il 1920 la quota di abitanti di città rispetto alla popolazione totale passò dal 6,4 a 27,6 percento.
Commercio e turismo
Nella prima metà del XIX secolo vi fu un grosso miglioramento della rete viaria, con l'apertura dei passi principali ai trasporti su ruota e di conseguenza un aumento del commercio transalpino.Ma fu poi la ferrovia a dare maggior impulso allo sviluppo economico. La prima linea ferroviaria svizzera fu costruita nel 1847. Tra il 1854 e il 1864 la lunghezza della rete ferroviaria – gestita fra l'altro da un'azienda privata – passò da 38 a 1'300 km.
Nonostante l'importanza rivestita dalla ferrovia, molte imprese ferroviarie private incorsero in difficoltà finanziarie. Lo stato acquisì le principali tra queste e, nel 1902, nacquero le Ferrovie Federali Svizzere, FFS.
La crescita delle ferrovie andò di pari passo allo sviluppo del turismo. Sebbene i viaggi all'estero restassero fuori dalla portata dei più, tra le classi più agiate alcuni riuscirono a viaggiare più spesso.
Per la fine del XIX secolo, la Svizzera attirava circa 350'000 visitatori stranieri all'anno, la maggioranza dei quali britannici. È grazie alla loro iniziativa che si svilupparono le località per sport estivi e invernali.
La nuova Costituzione del 1874
In diversi cantoni, specialmente a Zurigo, l'introduzione di un più alto grado di democrazia diretta riscosse un grande successo e condusse a richieste di cambiamenti simili da apportare anche a livello nazionale.Anche le cerchie liberali del mondo degli affari voleva una revisione della costituzione per centralizzare la legislazione in merito alle attività economiche.
La costituzione rivista fu approvata nel 1874. Essa munì la popolazione svizzera di strumenti di democrazia diretta (diritto di iniziativa e diritto di referendum) che consentono di amendare o revocare praticamente ogni decisione del Consiglio federale e del Parlamento.