Con i suoi circa 40 musei, la città per gli amanti della cultura offre la più grande densità museale del Paese. Basilea vanta inoltre un bellissimo centro storico, un’architettura moderna e il Reno, che invita a passeggiare e rilassarsi. 

Questo è il regno di enormi zone industriali e portuali, che negli ultimi anni sono diventate sempre più luogo di ritrovo anche di street artist e altri creativi. Ed è qui che anche l’artista multimediale Permi Jhooti ha il suo studio.

Lo studio di Permi Jhooti si trova nell’Ostquai, un centro per eventi e creatività direttamente sul porto di Basilea. Nello studio di Permi, però, invece che tela e pennello, sono i computer, i cavi e gli strumenti tecnici a farla da padrona. 

Tutto ruota intorno al sensore di movimento Kinect di Microsoft, che registra i movimenti sotto forma di dati digitali. Dopodiché Permi Jhooti estrapola e trasforma questi dati in proiezioni e video dai tanti colori vistosi, che a loro volta spesso reagiscono in modo interattivo con i movimenti degli osservatori. In altre parole, l’arte nasce da dati digitali. 

Qualche anno fa neanche la stessa Permi Jhooti avrebbe potuto immagine che l’arte sarebbe diventata la sua grande passione. Nata a Londra da immigrati indiani, la storia della sua vita è diventata famosa in tutto il mondo grazie al successo del film «Bend it like Beckham», della regista Gurinder Chadha. 

Il film narra la storia di una ragazza di origini indiane che sogna una grande carriera nel calcio. Nonostante tutte le resistenze e i dubbi della famiglia, l’eroina del film diventa la prima calciatrice professionista asiatica dell’Inghilterra. 

Dal 2005 Permi Jhooti vive a Basilea. All’inizio qui lavorava come informatica nella ricerca cardiologica. Il suo amore per l’arte l’ha scoperto grazie a importanti momenti chiave della scena culturale di Basilea, primi fra tutti il ballo e la danza. 

E all’inizio ha sentito un po’ la mancanza della sua città natale. Oggi però Basilea è diventata la sua nuova casa. Perché è una città che offre tutto quello che si trova nelle grandi metropoli mondiali, ma in una dimensione più contenuta. Lo si vede ad esempio nella Rheingasse, dove spesso capita di incontrare Permi. Qui si incrociano tutte le strade di Basilea e, soprattutto d’estate, si vive in strada. Tutti si conoscono e scambiano due chiacchiere seduti all’aperto. 

E siccome prima o poi tutti si incontrano, è facile stringere rapporti con chiunque, architetti, artisti, musicisti, ballerini o scienziati. Ed è così che nascono rapidamente nuove idee e progetti. Una cosa che Permi Jhooti non aveva mai visto in nessun’altra città. 

In questo salotto a cielo aperto non manca il meglio dell’intrattenimento. D’estate c’è una ricchissima proposta di eventi e festival, molti dei quali gratuiti. Uno di questi è l’Imfluss Festival, dove i musicisti si esibiscono su una piattaforma galleggiante sul Reno. L’evento risveglia in Permi un bel ricordo. 

Qualche anno fa, nell’estate del 2012, aveva avuto un appuntamento importante a Londra. Ma, quando scoprì che all’«Imfluss» si esibivano i Saint Etienne, il suo gruppo preferito ai tempi degli studi, riuscì a spostare con breve preavviso l’appuntamento di 24 ore: potè così godersi praticamente da casa un concerto esclusivo del suo gruppo preferito. 

Da tempo Permi Jhooti si è lasciata alle spalle la vita sportiva da professionista, ma a Basilea ha scoperto una nuova passione sportiva: lo stand up paddle sul Reno. Nonostante non vada pazza per l’acqua, lo stand up paddle è una delle sue attività preferite in assoluto. 

Ogni volta che pagaia sulla sua tavola da SUP sul fiume, prova una felicità immensa, libera da tutte le zavorre. E scivolando sull’acqua scopre sempre un lato tutto nuovo della città. Il meglio, però, arriva alla fine: un drink di ricompensa in una delle «Buvetten» di Basilea, le tante osterie all’aperto sul lungoreno.